Clicca sulle miniature per visualizzare le immagini complete

Gli arredi erano ridotti all'essenziale: un letto, un comodino, una cassapanca per conservare soprattutto la biancheria e le coperte.
I vestiti erano pochi e venivano conservati appesi ad un attaccapanni a muro.
Il materasso era fatto di foglie di granturco che periodicamente venivano rimosse con una forcella di legno. Le lenzuola, i cuscini e la coperta erano tessuti in casa e ricamati a mano.D'inverno si usava la coperta imbottita di lana di pecora; nelle notti più fredde le lenzuola venivano scaldate con il "monaco" (trabiccolo), attrezzo di legno di forma ellittica all'interno del quale si poggiava un recipiente con i carboni. Posto sotto le lenzuola le scaldava.
Sopra la spalliera del letto c'era sempre un quadro raffigurante la Madonna o qualche altro soggetto religioso. Sopra il comodino, appeso alla parete, spesso c'era un'acquasantiera per bagnarsi le dita prima e dopo le preghiere della sera. A fianco, o ai piedi del letto era disposta la culla per i figli più piccoli o per i nipoti. I bambini venivano fasciati stretti, mani e piedi perchè dicevano che dovevano crescere dritti e non con le gambe storte.
I servizi igienici erano costituiti da un lavabo, da un secchio per la raccolta dell'acqua sporca e da un pitale (vaso da notte) custodito normalmente nel comodino. Di giorno i bisogni si facevano fuori o nella stalla. Solo in qualche casa c'era il gabinetto.



 
 
Pagina precedente
Pagina iniziale
CD-ROM
Visite e prenotazioni
e-mail
 
 
 
 
| Attività artigianali | Cucina | Camera da letto | Stanza della tessitura | Cantina | Rimessa degli attrezzi agricoli |